Primavera ai tempi del CoronaVirus in Italia
Buongiorno a tutti.
Oggi è il primo giorno di primavera e mi sento di dire che nonostante questo difficile e doloroso momento, dobbiamo essere tutti degli irrecuperabili ottimisti!
A dirla con le parole di Albert Einstein:
“É meglio essere ottimisti ed avere torto piuttosto che pessimisti ed avere ragione.”
Corpo e mente non vanno separati! L’unico modo per separare la testa dal corpo è la ghigliottina!
Oggi siamo tutti “vite in salita“! Le nostre convinzioni di controllo sulle nostre vite e sulla nostra salute nonché sulla salute dei nostri cari, condizionano notevolmente il risultato finale. Se riteniamo un obiettivo come impossibile da raggiungere, non lo realizzeremo mai! Le convinzioni di controllo e di fiducia producono un effetto “fisico” di mediazione dello stress.
Noi non siamo nati ottimisti o pessimisti, questo è un atteggiamento appreso nel corso delle nostre vite, e così come lo abbiamo appreso possiamo decidere di imparare come disfarci da quell’atteggiamento che non vogliamo più avere, soprattutto adesso! Non esiste il gene dell’ottimismo o del pessimismo.
“L’arte della speranza è la capacità di trovare cause temporanee e specifiche nelle avversità”
Martin Seligman
Noi tutti siamo in grado di prendere coscienza di quanto siano ampie le risorse mentali e motivazionali nascoste dentro di noi e possiamo imparare ad essere resilienti, a perseverare, possiamo combattere e vincere grazie a queste risorse innate.
Possiamo imparare e prendere esempio dagli atleti e possiamo farcela alla fine, grazie ad una disciplina mentale anche nei momenti più difficili, più bui. Questo non vuol dire essere degli illusi e/o delle persone superficiali.
Possiamo essere empatici e vicini a chi soffre in questi giorni, ma ricordiamoci che una mente calma e forte ha un impatto positivo, sano, su una mente disperata e in preda alla paura.
Noi possiamo sostenerci mentalmente per non cedere e per avere energie positive a disposizione quando ci servono. Non vi sono situazioni disperate: vi sono solo coloro che si disperano di non potercela fare.
Vi lascio con le parole di Roberto Ghidoni, l’ultramaratoneta di 67 anni, autore del libro: “L’anima del lupo.
“Anno dopo anno, impari a spostare la sofferenza. Quello che un anno è sofferenza, l’anno dopo è solo fatica. Hai maturato fisicamente ma soprattuto psicologicamente la capacità di accettare il disagio”.
Forza ragazzi!!